Sofia (Bulgaria) - Braga, Klima e Rozsa, così all'Ypres, così in Bulgaria a comporre un podio primo vi Ostrovskis e Hirvela, perseguitati da tempo dalla sfortuna e da qualche piccolo errore umano, che tutti possono commettere. Ormai i ragazzi ungheresi si sono fatti vedere al pubblico europeo prima e mondiale poi, facendo vedere di che pasta sono fatti, unico a non "mollare" mai il piede sull'acceleratore è Braga attuale leader dell’EIRC, capace di resistere ai piloti che arrivano dall’est dell’Europa.
Questa però non è l’unica notizia che il Bulgaria ci porta, infatti, proprio in Bulgaria c’è stato il minimo elenco partenti in una gara dell’Europeo, segnale ricevuto già al rally di Polonia e ribadito all’Ypres. Il dato che spaventa e fa pensare sono i soli 26 equipaggi che hanno raggiunto il traguardo, sintomo di un rally fatto bene, con prove che facevano la differenza, ma che non viene valorizzato e lasciato all’abbandono come del resto il campionato di cui fa parte che nonostante i suoi 78 iscritti, non riesce a decollare a dovere ed essere sentito come il mondiale o l’italiano. Agli organizzatori del Bulgaria invece, in sala stampa, diversi piloti hanno espresso le loro congratulazioni per un rally organizzato e disposto in maniera ottimale, come detto poco prima, una gara fatta bene; a RallyCorse non resta che chiedersi il perché questo poso successo.
Ritornando alla gara e al suo risultato, protagonista del Bulgaria Rally è stato sicuramente Braga, andato al comando dalla seconda prova, fino alla penultima in un rally perso nell’ultima sezione di gara, o meglio, negli ultimi 13 chilometri di Noiker, dove Klima ha dato tutto, “frustando” i cavalli della sua Focus ad ogni curva fatta; Harwood Forest II è stata però una componente di questa sconfitta, con un testacoda nei pressi dei dossi centrali che ha costretto l’alfiere del pezzenTeam a perdere dei secondi preziosi, che alla fine sono stati vitali. Terzo a 24 secondi di ritardo uno straordinario Rozsa che ha dovuto confrontarsi con Ferrari e Dal entrambi usciti.
“ Abbiamo commesso qualche errore che ci è costato la gara anche se restiamo in vetta al campionato” Dice uno sconfortato Braga all’assistenza prima del traguardo finale. “ Su Noiker la macchina si è spenta dopo la staccata, facendoci perdere quei 15-20 secondi che alla fine hanno deciso il rally. Dobbiamo capire ancora che cosa sia successo di preciso, i meccanici si metteranno subito al lavoro, ma secondo me, la gara l’abbiamo persa su Harwood, quando ci siamo girati e abbiamo perso del tempo per fare manovra. Capita. “
Lasciamo Braga per avvicinarci a Klima che ci parla della gara ma non solo. “ Abbiamo effettuato alcuni giorni di test e preparazione fisica in Italia, in vista del Mille Miglia che si svolgerà l’8 luglio e credo che abbia portato proprio bene la cosa. “ Vicino a lui Rozsa ascolta l’intervista, anche se non sono dello stesso team, preparano le assistenze e le gare sempre vicini, scambiandosi consigli e pezzi di ricambio. “ Siamo stati fortunati, soprattutto sul bagnato, perché montavamo un impostazione della vettura che di solito si usa su asciutto. Sono felice per questo traguardo, speriamo che sia così anche a Madeira. “
Alle spalle del podio, tre vetture S1600 guidate da Albertella, vincitore della classe, DeLucia, leader della classifica di classe e Salati che hanno messo dietro le più potenti WRC. Le loro prestazioni sono state esilaranti ed importanti ai fini delle classifiche, ponendosi non come spettatori, ma come partecipanti attivi alla vittoria finale. Dietro a loro Hasbudak in una gara costellata da errori e forature, in particolare nelle prove bagnate, dove la sua guida cercava sempre il taglio, andando a sollecitare molto i pneumatici. Ultimo posto utile per l’assoluta, va a Chiaramonte, una gara in difesa fatta su un percorso mai fatto prima.
Per la classe A6, come anticipato, Albertella vince anche se “braccato” stretto da DeLucia che sembra aver colmato il gap che aveva ad inizio stagione dal pilota di Torino. Più indietro Salati, che sembrava non digerire le prove bulgare, anche se è riuscito comunque a fare una bella prova e conquistare il podio, staccando Mercan e Spada, insieme al podio, gli unici arrivati della classe.
Albertella prima del podio. “ Abbiamo fatto al solita gara all’attacco, puntando alla vittoria e facendo pochi calcoli, se non nella terza sezione, quella completamente bagnata, dove la tattica era la mossa giusta rispetto all’aggressività dell’inizio” . Più avanti DeLucia sistema il casco e si concede ad una breve intervista, visto il poco tempo che c’è tra la premiazione della classe A7 che precede l’A6. “ I test fatti in settimana hanno dato i suoi frutti, e l’assetto sviluppato dai meccanici mi ha fatto andare forte. Siamo primi nell’europeo e cercheremo di arrivare all’Antibes per primi, magari sul podio finale”.
Nella classe A7 il solito Brzeski fa il vuoto intorno a se, percorrendo il rally di Bulgaria con grande esperienza. Secondo Mazzeo, in gran spolvero soprattutto nelle prove cronometrate sul bagnato, spingendo al massimo ma anche conoscendo a fondo il comportamento della sua Peugeot 306 kit sul bagnato, terreno non proprio ideale per il bolide francese. Il podio va a completarsi con la Renault di Weginger che perde la seconda piazza per un problema al motore proprio sull’ultimo tratto: Noiker. Fuori dal podio solo Rigolone ha visto il traguardo, in una gara disputata sugli scudi e con il freno a mano tirato, mai in partita. Belle e sfortunate le prove di Rosset e Vidali, ancora una volta in gran forma anche se questa volta un eccesso di sicurezza ha fatto commettere qualche errore al pilota Vigor. Brutte le prove di Ceretti e Demartini, come il pilota PRT, mai in gara.
Mazzeo sul podio. “ Ottimo risultato mio e di tutto il team, dal cuoco al meccanico, fino ad arrivare ai piloti che hanno dato il massimo per raggiungere il traguardo e portare a casa punti pesanti nella lotta per la classifica a squadre. La mia gara invece è stata perfetta, Brzeski è inarrivabile per il momento, ma siamo riusciti a superare gli altri” conclude un sorridente pilota ImboGames.
La classe N4 vede il suo dominatore Kainulainen vincere ancora senza lasciare nulla agli avversari. Benuzzi ottimo secondo posto, l’unico a restare vicino al finlandese, mentre Bostanci terzo, lontanissimo come tempi a quelli del duo di testa. Caponetto e Ozokutucu completano gli arrivati della classe che la vede orfana di Oldano, Yacinkaya e Pegoraro usciti durante le prime fasi della gara. Per Kainulainen la quinta vittoria su cinque gare, cosa che lo vede favorito ormai sulla vittoria finale di classe. A5 dominio ImboGames, con Strazzi che vince su Brisa e Frana a portare a casa punti molto importanti.
Prossima gara sull’isola portoghese di Madeira a Funchal per il Vinho de Madeira 2008. Nelle foto: Bostanci, Barone, Albertella, Chiaramonte, Kainulainen, DeLucia, Spada e Braga.