WIRC - Il fango turco decide la fuga di Nagy.


Kemer (Turchia) – Un rally di Turchia massacrante e molto selettivo, non c’è dubbio che della cinquantina di partenti, solo undici hanno visto il traguardo finale, neanche fosse una rally-raid nelle zone più pericolose del mondo, dove, la vita fatica a trovare spazio, eppure, anche qui in Turchia le condizioni non erano delle migliori. Molti ritiri per rotture meccaniche, ma più di tutti, ritiri dovuti ad incidenti che hanno costretto i partecipanti ad abbandonare la gara. Una volta esisteva l’Acropoli rally che metteva a dura prova vetture e piloti, oggi, abbiamo il rally di Turchia che ha preso posto della prova ellenica come rally più duro e terribile del campionato del mondo.


A farne le spese il duo italiano che tenta la scalata alla classifica assoluta, Braga e Gregorietti, usciti entrambi su Harwood Forest, lasciando così spazio a Nagy e alla fuga in campionato, verso il secondo titolo mondiale consecutivo. Un inizio massacrante, con la lunghissima Noiker, poi Pribram ed infine Mustaselka a chiudere una sezione lunga ed intensa che ha lasciato poco spazio agli errori. Seconda sezione sotto una pioggia battente e prove speciali più scorrevoli, ma insidiose, soprattutto su Harwood Forest, dove molti piloti hanno accusato diversi problemi di trazione e assetto. Dalla seconda sezione in poi, per il pilota ungherese del pezzenTeam è stato più facile amministrare il vantaggio, complice poi, anche l’uscita di strada di Brzeski, ottimo secondo con un N4 al suo primo ritiro nel campionato mondiale, che lascia a Balazy il compito di portare a casa la corsa, anche se è ancora impensabile che il campionato sia sfuggito di mano al futuro pilota RallyRacing.

Per quanto riguarda la classe regina, vediamo il secondo posto di Hasbudak, proprio nel rally di casa, sale sul secondo gradino del podio, dimostrando di saper portare al meglio la Citroen C4, quest’anno, vista nelle posizione di vertice, solo con Ostrovskis, che ora sembra perso tra problemi meccanici e sponsor personali. Quinto assoluto Zorzi, che si aggiudica il terzo piazzamento di classe, anche per lui una gara costante e perfetta, tra le mille insidie del tracciato; Dal ultimo arrivato della carovana WRC ha avuto diversi problemi, ma la gara di casa era molto importante e ha fatto di tutto per arrivare in fondo, arrivando anche ad un passo dalla zona a punti per la classifica generale.


In N4 ritiri illustri anche di Denna, Brisa e Malattia che lasciano allontanarsi in campionato Strazzi e Ghibaudo rispettivamente secondo e terzo di classe e sesto e settimo in generale, prendendo pesanti punti anche per la classifica delle scuderie. Primi importanti punti anche per Benuzzi che nel WIRC era sempre stato sfortunato, uscendo o rompendo quando si trovava in posizioni ottimali della classifica.





In A6 la vittoria è andata al solito Albertella, in bella forma nel campionato del mondo dopo il ritiro dello Svezia, non ha lasciato più niente a nessuno, continuando con un rullo compressore a macinare punti e vittorie. Dietro di lui DeLucia, che ritorna a pestare il secondo gradino del podio dopo qualche gara, ripetendo il risultato del Cipro. Pisanu, terzo di classe al Turchia, fa il colpaccio in classifica aggiudicandosi punti pesanti per la corsa al titolo, andando a pari con Mercan e avvicinando Salati, entrambi ritirati dopo una brutta prova.


Prossimo appuntamento WIRC, a Valence, per il recupero del rally di Montecarlo 2008. Nelle foto: Pisanu, Weginger, Albertella, Strazzi e Hasbudak.

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giovedì 12 giugno 2008

WIRC - Il fango turco decide la fuga di Nagy.


Kemer (Turchia) – Un rally di Turchia massacrante e molto selettivo, non c’è dubbio che della cinquantina di partenti, solo undici hanno visto il traguardo finale, neanche fosse una rally-raid nelle zone più pericolose del mondo, dove, la vita fatica a trovare spazio, eppure, anche qui in Turchia le condizioni non erano delle migliori. Molti ritiri per rotture meccaniche, ma più di tutti, ritiri dovuti ad incidenti che hanno costretto i partecipanti ad abbandonare la gara. Una volta esisteva l’Acropoli rally che metteva a dura prova vetture e piloti, oggi, abbiamo il rally di Turchia che ha preso posto della prova ellenica come rally più duro e terribile del campionato del mondo.


A farne le spese il duo italiano che tenta la scalata alla classifica assoluta, Braga e Gregorietti, usciti entrambi su Harwood Forest, lasciando così spazio a Nagy e alla fuga in campionato, verso il secondo titolo mondiale consecutivo. Un inizio massacrante, con la lunghissima Noiker, poi Pribram ed infine Mustaselka a chiudere una sezione lunga ed intensa che ha lasciato poco spazio agli errori. Seconda sezione sotto una pioggia battente e prove speciali più scorrevoli, ma insidiose, soprattutto su Harwood Forest, dove molti piloti hanno accusato diversi problemi di trazione e assetto. Dalla seconda sezione in poi, per il pilota ungherese del pezzenTeam è stato più facile amministrare il vantaggio, complice poi, anche l’uscita di strada di Brzeski, ottimo secondo con un N4 al suo primo ritiro nel campionato mondiale, che lascia a Balazy il compito di portare a casa la corsa, anche se è ancora impensabile che il campionato sia sfuggito di mano al futuro pilota RallyRacing.

Per quanto riguarda la classe regina, vediamo il secondo posto di Hasbudak, proprio nel rally di casa, sale sul secondo gradino del podio, dimostrando di saper portare al meglio la Citroen C4, quest’anno, vista nelle posizione di vertice, solo con Ostrovskis, che ora sembra perso tra problemi meccanici e sponsor personali. Quinto assoluto Zorzi, che si aggiudica il terzo piazzamento di classe, anche per lui una gara costante e perfetta, tra le mille insidie del tracciato; Dal ultimo arrivato della carovana WRC ha avuto diversi problemi, ma la gara di casa era molto importante e ha fatto di tutto per arrivare in fondo, arrivando anche ad un passo dalla zona a punti per la classifica generale.


In N4 ritiri illustri anche di Denna, Brisa e Malattia che lasciano allontanarsi in campionato Strazzi e Ghibaudo rispettivamente secondo e terzo di classe e sesto e settimo in generale, prendendo pesanti punti anche per la classifica delle scuderie. Primi importanti punti anche per Benuzzi che nel WIRC era sempre stato sfortunato, uscendo o rompendo quando si trovava in posizioni ottimali della classifica.





In A6 la vittoria è andata al solito Albertella, in bella forma nel campionato del mondo dopo il ritiro dello Svezia, non ha lasciato più niente a nessuno, continuando con un rullo compressore a macinare punti e vittorie. Dietro di lui DeLucia, che ritorna a pestare il secondo gradino del podio dopo qualche gara, ripetendo il risultato del Cipro. Pisanu, terzo di classe al Turchia, fa il colpaccio in classifica aggiudicandosi punti pesanti per la corsa al titolo, andando a pari con Mercan e avvicinando Salati, entrambi ritirati dopo una brutta prova.


Prossimo appuntamento WIRC, a Valence, per il recupero del rally di Montecarlo 2008. Nelle foto: Pisanu, Weginger, Albertella, Strazzi e Hasbudak.

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