Belluno - Durante il rally di S.Martino di Castrozza abbiamo avuto il tempo per intervistare il Team Manager del Turboteam, Nadir Chiaramonte, ci ha speigato come vive la Scuderia e di come si stanno organizzando per fare sempre meglio. Sarà una scommessa vincente quella del team RallyRacing, avere un team satellite?
Ciao Nadir e grazie per aver accettato questa intervista. Sei uno degli ultimi e di questo me ne scuso, pian piano cerco di dare la parola a tutti, ma coincidere i miei e i vostri impegni a volte è difficile. Ora però siamo qui, quindi perchè non iniziare subito?
Questa intervista la farò nel pieno della mia sincerità, nel pieno della mia follia e potendo dire tutto ciò che c'è da dire senza segreti.
Niente di più vero sul fatto che non ci sia stata una vera presentazione ufficiale. Tutto è coinciso quando il Tm di rallyracing mi ha chiesto se potevo curare una squadra per poter far correre dei ragazzi che sarebbero restati senza scuderia. La tua domanda trova quindi già in essa la risposta: il turboteam è un ala della scuderia di Rallyracing. Data la mia inesperienza nel circo di RBR, per quest'anno è giusto cosi, a fine stagione con i miei ragazzi tireremo le somme e vedremo dove il rapporto che si è instaurato tra di noi ci porterà. Ho buoni propositi e sensazioni positive.
Dalle vostre iscrizioni, vedo la vostra più grande partecipazione al CIIR, poi all'EIRC, con una sola comparsa per il mondiale. Credete di non essere all'altezza del compito oppure una scelta dettata dal troppo impegno che i campionati come l'italiano e l'europeo possono portare alla struttura non ancora collaudata a dovere?
La scelta è stata fatta da ognuno di noi con criterio, non parlerei di non essere all'altezza, ma bensì dettata dal fatto che manchiamo di esperienza. E’ due anni che utilizzo RBR, sempre piu frequentemente. Ho utilizzato tutte le macchine su qualsiasi fondo e con qualsiasi condizione atmosferica. Vedevo che con i tempi ero sempre con i primi 10 assoluti. Dopo i vari test pre campionato in cui mi hanno visto sempre tra i primi 5 mi sono trovato davanti a questo dilemma: Mondiale con gente come Hirvela,Zelio o Nagy che mi daranno una vita rischiando di fare figure o più semplicemente il CIIR e EIRC dove, nonostante ci siano piedoni, possono limitare i danni? La scelta, dettata anche dal fatto che si disse che nell'EIRC alcuni dei più forti non avrebbero corso, la sapete già. Con il senno di poi credo che avrei potuto iscrivere tutti nel mondiale. Per gli altri ragazzi non saprei che dire, Francioli non lo conoscevo ancora ma sapevo che era nuovo di RBR, cosi come Spada. Bertellotti è l'unico nel mondiale dove sta facendo bene e Demartini è stata una sorpresa anche per me non vederlo protagonista anche lì.
Fino a questo punto giudico la Nostra stagione con questa definizione : "WORK IN PROGRESS"
Simone ha una qualità che spicca rispetto agli altri suoi compagni: la costanza. Non mi da mai preoccupazioni e mi porta via poco tempo per sostenerlo perchè è un buon pilota. Di difetto ha che lo becco sempre in prova e mai in assistenza per il breefing della gara. Robi è il mio pupillo: abbiamo corso in test privati sulla lobby e da quando ha messo piede nelle gare ufficiali è migliorato a vista d'occhio. Ripongo in lui molte delle mie speranze di far bene l'anno prossimo. Ale, il mio vice nei momenti di assenza, ha bisogno solo di un G25 e poi qualcuno nella sua classe comincerà a guardarsi le spalle. Quello che fa che non la tastiera lo sa solo lui e l'esorcista che ha di fianco. Il Dema è un altro buon pilota costante, si è preso la briga di correre in A7, ogni tanto testiamo gli assetti e devo dire che è arrivato a buon punto, per quello che Renault gli mette a disposizione. La sua prossima scuderia farà un ottimo acquisto.
Parliamo un po' di te, e direi subito, più in Europa che in Italia, sfogliando RallyCorse non è inusuale leggere il tuo nome, legato a bei tempi ma anche a rotture. Cosa ti manca a fare di quei bei tempi anche un bel rally?
Beh, potrei dirti che in Europa ci sono i danni reduced ad esempio..Scherzi a parte, la mia inesperienza nelle corse ufficiali mi porta a non distinguere da EIRC a CIIR o a un Rally FREE perchè ciò a cui tengo per quest'anno è trovare la giusta condizione per potermi sedere sul mio sedile di un A112 abarth ufficiale da gara con la giusta tranquillità,impugnare il mio G25 dopo aver indossato le Peltor e cominciare a tirare tutte le marce fino a poter fare, ad esempio, tutta la discesa di Bisanne senza mollare...solo questo mi manca.
Ultima cosa e poi ti lascio. Pronostici per il futuro, aspettative e movimenti di mercato, oltre a quello che vuoi dire. Carta bianca.
Nessun pronostico per il futuro ma solo la certezza che l'anno prossimo faremo le cose molto meglio...ad esempio Turboteam potrebbe cambiare nome, faccia e locazione nel panorama di RBR, e fare anche una presentazione ufficiale come si deve.
Mi piacerebbe che Robi e Ale continuassero con me e che il Nostro Team possa diventare una fabbrica di giovani più che fare punti, tanto quelli sarebbero solo la conseguenza di un buon lavoro.
Il movimento di mercato che posso dire in fase di conlclusione è la partenza del Dema per il Team di rally racing che sta facendo molto bene ed ha giustamnente bisogno di punti e l'arrivo di uno straniero trovato dal mio vice Spada. Il Dema confido nel riprendermelo l'anno prossimo all'apertura del prossimo campionato, dove ci sarà una forte componente Bresciana e se tutto va bene anche una calabrese.
Ti ringrazio per il tempo e la voglia di rispondere a questa intervista, come sempre, gentilissimo.
Grazie a voi per l'intervista, grazie a voi per i riflettori puntati su tutti i protagonisti, grazie a voi per lo splendido giocattolo che ci mettete a disposizione, quello che dobbiamo fare noi è solo divertirci...ciao Nadir.
Nellefoto: Spada al Mille Miglia 2008 CIIR, Chiaramonte al S.Marino 2008 CIIR, Bertellotti all'assistenza del Ciocco 2008 CIIR, Francioli al Mille Miglia 2008 CIIR