CIIR - Braga vince, Gregorietti domina.



Montichiari (Brescia) – Un primo posto ma due vincitori: Braga e Gregorietti. Il primo al comando per quasi tutto il rally, ha saputo capitalizzare il vantaggio amministrandolo e rischiando quel tanto che basta per vincere il Mille Miglia, l’altro, un rullo compressore che dalla seconda prova speciale in poi ha fatto la sua gara, salutando tutti. Questa è la sintesi della gara di Brescia, almeno per le prime posizioni; al parco assistenza si festeggia per la prima vittoria di Braga sotto il tendone del pezzenTeam, mentre nella vicina assistenza FGA-Corse i volti sembrano distesi, rilassati, soddisfatti, anche se la partenza non era stata delle migliori. Cornachin non riesce a mettere a punto la sua vettura che da qualche settimana sembra accusare ogni problema meccanico, uno alla volta, mentre Gregorietti attardato da un pneumatico sgonfio appena dopo lo start della prima prova speciale, perde quasi un minuto. L’unico a tenere in alto la bandiera è DeLucia che parte bene e finisce ancora meglio.



La gara, con l’acuto di Chiaramonte e la sua Ford Focus WRC, staccato di pochissimo da Braga, poi Favero e Ferrari a completare un quartetto rinchiuso in poco meno di 2 secondi, fa capire quanto sarà tirata la gara. L’alfiere del TurboTeam inizia ad accusare problemi all’assetto dalla seconda prova speciale, cosa che lo farà sbagliare nella prova speciale 7 quando era in terza posizione. “ Non eravamo preparati ad un asfalto così sporco, sembrava terra più che asfalto e dalla seconda prova abbiamo accusato problemi agli ammortizzatori, sostituiti, senza però avere successo nelle regolazioni. Devo ringraziare i meccanici che le hanno tentate tutte, ci aspetta un intenso lavoro”. Altro protagonista nelle prime battute di gara, che però ha dovuto lasciare anzitempo la carovana è stato Ferrari, che sulla prova 4 ha lasciato per strada la sua sospensione sinistra anteriore, con conseguente ritiro. Di lui parla il responsabile dell’assistenza pezzenTeam, durante la gara: “ Dalle notizie che abbiamo, Simone ha fatto un incidente su Joux Verte II, vicino ad una via di fuga, con tutti i mezzi di soccorso disponibili. L’equipaggio sta bene, la vettura un po’ meno; questo periodo sembra non essere proprio fortunato per lui”. Altro sfortunato protagonista è stato Bogani del Playerzone, attardato per un problema all’idroguida, sul trasferimento tra Pribram e Prospect, ha deciso il ritiro con molto rammarico. Oltre alle note negative per alcuni i top driver, anche qualche nota positiva: Zorzi; la sua costanza lo sta portando a raggiungere degli ottimi risultati nel CIIR, sempre nei primi 10 piloti in ogni speciale porta in alto le prestazioni di tutto il Team RallyRacing.


Nella altre classi la situazione è stata differente, la battaglia si è svolta per le seconde posizioni, visto che la vittoria è stata “bloccata” dai soliti noti: Albertella e Denna, ottimi anche su fondi stradali che non lasciavano molta possibilità. Per Denna anche il podio in assoluta, con una prestazione che rimarrà negli annali. Albertella invece, ha lottato per la quarta posizione, per poi avere problemi do pneumatici che non entrano in temperatura, compromettendo il risultato finale: “ Già dall’anno scorso le prove proposta dall’organizzazione non erano il massimo per noi, non ancora digerite del tutto abbiamo fatto fatica su alcune, per poi stare nei primi 5 in altre. Con Luca Giraldi cercheremo di risolvere il problema gomme, perché ci sono stati problemi di temperatura”. Albertella rimpiange le BF-Goodrich usate nella passata stagione?


Lasciato da parte il discorso dei migliori, vediamo di entrare più nel dettaglio nelle classi che hanno effettuato il Mille Miglia. Disastro A7, con tutte le vetture partite da Montichiari alle 21:00, nessuna è arrivata al traguardo. Venturelli il primo ad abbandonare, il motore dalla sua Peugeot 306 si è ammutolito in trasferimento, uscita di strada per Mazzeo che compromette una bella gara. Per Rigolone, in testa dalle battute iniziali e in battaglia con Vidali, il cambio e la scelta di pneumatici adatti solo ad una prova l’hanno portato al ritiro. Rimasti in due, su Prospect, un arrabbiatissimo pilota Vigor, lascia la vettura a metà prova dopo aver registrato la rottura del radiatore e la fusione del motore. “ Non è possibile abbandonare così. Tre gare fatte, tre ritiri. Cercheremo quanto prima, di chiamare la Peugeot, per risolvere questi cedimenti e queste rotture, sembra essere fatta di plastica questa macchina”. Non se la passa bene neanche DeMartini, ultimo a ritirarsi nella classe, sul trasferimento tra l’assistenza e Noiker, penultima prova. “ Credo sia un problema elettrico, ma non ne sono sicuro. Ci siamo fermati per controllare la pressione delle gomme e affrontare le ultime due speciali in tutta sicurezza, senza rischiare, ora di ripartire, la vettura non andava”. In A6, oltre all’extraterrestre Albertella, la lotta c’è stata tra DeLucia, Pesce e Manni, orfani dei ritiri prestigiosi di un nervoso Salati, uscito praticamente subito, un generoso Ranfagni e un distratto Giraldi che per colpa di una staccionata, vede la sua Punto ammutolirsi. All’arrivo, troviamo un soddisfatto Manni che parla con Pesce della sua prestazione, quest’ultimo ci concede due parole: “ Qualche problema di assetto, soprattutto nella scelta giusta, anche se non sono convinto delle scelte fatte, i risultati hanno dimostrato che non sono state disastrose. Mi godo il 3° posto scherzando con Matteo Manni” . Non è stato possibile avvicinare DeLucia, anche se da quanto abbiamo visto sembrava contento.



In N4 9 prove speciali vinte da Denna, possono far capire che per gli altri non c’è stato spazio. Per chi ha corso la classe, ha potuto vedere la battaglia tra Brisa e Ghibaudo e dalle parole di Paolo, si può capire quanto fosse l’incertezza all’interno della vettura prima dell’ultima sezione di gara, con ancora Noiker e Tanner da affrontare: “ Guarda, ho fatto Tanner con i battiti del cuore a mille, avevo 7 secondi di vantaggio e non ero del tutto tranquillo, posso farti immaginare il resto della gara che è stata uno scambio di posizioni e tempi su ogni prova. Mi sono divertito e faccio i complimenti a Roberto per la gara disputata, anche lui meritava il secondo posto, per quanto fatto vedere” . Ottime prove di Malattia, un po’ attardato, Rubini, Benuzzi e Pivetta che stanno diventando una costante dell’N4.

(Nelle foto: Ferrari al momento dell'impatto con la staccionata che causerà il ritiro, un passaggio di Chiaramonte con la sua Ford Focus WRC, DELucia a tutta velocità in mezzo ad un paese del bresciano e la vettura di Spada parcheggiata a bordo strada durante il trasferimento)

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mercoledì 19 marzo 2008

CIIR - Braga vince, Gregorietti domina.



Montichiari (Brescia) – Un primo posto ma due vincitori: Braga e Gregorietti. Il primo al comando per quasi tutto il rally, ha saputo capitalizzare il vantaggio amministrandolo e rischiando quel tanto che basta per vincere il Mille Miglia, l’altro, un rullo compressore che dalla seconda prova speciale in poi ha fatto la sua gara, salutando tutti. Questa è la sintesi della gara di Brescia, almeno per le prime posizioni; al parco assistenza si festeggia per la prima vittoria di Braga sotto il tendone del pezzenTeam, mentre nella vicina assistenza FGA-Corse i volti sembrano distesi, rilassati, soddisfatti, anche se la partenza non era stata delle migliori. Cornachin non riesce a mettere a punto la sua vettura che da qualche settimana sembra accusare ogni problema meccanico, uno alla volta, mentre Gregorietti attardato da un pneumatico sgonfio appena dopo lo start della prima prova speciale, perde quasi un minuto. L’unico a tenere in alto la bandiera è DeLucia che parte bene e finisce ancora meglio.



La gara, con l’acuto di Chiaramonte e la sua Ford Focus WRC, staccato di pochissimo da Braga, poi Favero e Ferrari a completare un quartetto rinchiuso in poco meno di 2 secondi, fa capire quanto sarà tirata la gara. L’alfiere del TurboTeam inizia ad accusare problemi all’assetto dalla seconda prova speciale, cosa che lo farà sbagliare nella prova speciale 7 quando era in terza posizione. “ Non eravamo preparati ad un asfalto così sporco, sembrava terra più che asfalto e dalla seconda prova abbiamo accusato problemi agli ammortizzatori, sostituiti, senza però avere successo nelle regolazioni. Devo ringraziare i meccanici che le hanno tentate tutte, ci aspetta un intenso lavoro”. Altro protagonista nelle prime battute di gara, che però ha dovuto lasciare anzitempo la carovana è stato Ferrari, che sulla prova 4 ha lasciato per strada la sua sospensione sinistra anteriore, con conseguente ritiro. Di lui parla il responsabile dell’assistenza pezzenTeam, durante la gara: “ Dalle notizie che abbiamo, Simone ha fatto un incidente su Joux Verte II, vicino ad una via di fuga, con tutti i mezzi di soccorso disponibili. L’equipaggio sta bene, la vettura un po’ meno; questo periodo sembra non essere proprio fortunato per lui”. Altro sfortunato protagonista è stato Bogani del Playerzone, attardato per un problema all’idroguida, sul trasferimento tra Pribram e Prospect, ha deciso il ritiro con molto rammarico. Oltre alle note negative per alcuni i top driver, anche qualche nota positiva: Zorzi; la sua costanza lo sta portando a raggiungere degli ottimi risultati nel CIIR, sempre nei primi 10 piloti in ogni speciale porta in alto le prestazioni di tutto il Team RallyRacing.


Nella altre classi la situazione è stata differente, la battaglia si è svolta per le seconde posizioni, visto che la vittoria è stata “bloccata” dai soliti noti: Albertella e Denna, ottimi anche su fondi stradali che non lasciavano molta possibilità. Per Denna anche il podio in assoluta, con una prestazione che rimarrà negli annali. Albertella invece, ha lottato per la quarta posizione, per poi avere problemi do pneumatici che non entrano in temperatura, compromettendo il risultato finale: “ Già dall’anno scorso le prove proposta dall’organizzazione non erano il massimo per noi, non ancora digerite del tutto abbiamo fatto fatica su alcune, per poi stare nei primi 5 in altre. Con Luca Giraldi cercheremo di risolvere il problema gomme, perché ci sono stati problemi di temperatura”. Albertella rimpiange le BF-Goodrich usate nella passata stagione?


Lasciato da parte il discorso dei migliori, vediamo di entrare più nel dettaglio nelle classi che hanno effettuato il Mille Miglia. Disastro A7, con tutte le vetture partite da Montichiari alle 21:00, nessuna è arrivata al traguardo. Venturelli il primo ad abbandonare, il motore dalla sua Peugeot 306 si è ammutolito in trasferimento, uscita di strada per Mazzeo che compromette una bella gara. Per Rigolone, in testa dalle battute iniziali e in battaglia con Vidali, il cambio e la scelta di pneumatici adatti solo ad una prova l’hanno portato al ritiro. Rimasti in due, su Prospect, un arrabbiatissimo pilota Vigor, lascia la vettura a metà prova dopo aver registrato la rottura del radiatore e la fusione del motore. “ Non è possibile abbandonare così. Tre gare fatte, tre ritiri. Cercheremo quanto prima, di chiamare la Peugeot, per risolvere questi cedimenti e queste rotture, sembra essere fatta di plastica questa macchina”. Non se la passa bene neanche DeMartini, ultimo a ritirarsi nella classe, sul trasferimento tra l’assistenza e Noiker, penultima prova. “ Credo sia un problema elettrico, ma non ne sono sicuro. Ci siamo fermati per controllare la pressione delle gomme e affrontare le ultime due speciali in tutta sicurezza, senza rischiare, ora di ripartire, la vettura non andava”. In A6, oltre all’extraterrestre Albertella, la lotta c’è stata tra DeLucia, Pesce e Manni, orfani dei ritiri prestigiosi di un nervoso Salati, uscito praticamente subito, un generoso Ranfagni e un distratto Giraldi che per colpa di una staccionata, vede la sua Punto ammutolirsi. All’arrivo, troviamo un soddisfatto Manni che parla con Pesce della sua prestazione, quest’ultimo ci concede due parole: “ Qualche problema di assetto, soprattutto nella scelta giusta, anche se non sono convinto delle scelte fatte, i risultati hanno dimostrato che non sono state disastrose. Mi godo il 3° posto scherzando con Matteo Manni” . Non è stato possibile avvicinare DeLucia, anche se da quanto abbiamo visto sembrava contento.



In N4 9 prove speciali vinte da Denna, possono far capire che per gli altri non c’è stato spazio. Per chi ha corso la classe, ha potuto vedere la battaglia tra Brisa e Ghibaudo e dalle parole di Paolo, si può capire quanto fosse l’incertezza all’interno della vettura prima dell’ultima sezione di gara, con ancora Noiker e Tanner da affrontare: “ Guarda, ho fatto Tanner con i battiti del cuore a mille, avevo 7 secondi di vantaggio e non ero del tutto tranquillo, posso farti immaginare il resto della gara che è stata uno scambio di posizioni e tempi su ogni prova. Mi sono divertito e faccio i complimenti a Roberto per la gara disputata, anche lui meritava il secondo posto, per quanto fatto vedere” . Ottime prove di Malattia, un po’ attardato, Rubini, Benuzzi e Pivetta che stanno diventando una costante dell’N4.

(Nelle foto: Ferrari al momento dell'impatto con la staccionata che causerà il ritiro, un passaggio di Chiaramonte con la sua Ford Focus WRC, DELucia a tutta velocità in mezzo ad un paese del bresciano e la vettura di Spada parcheggiata a bordo strada durante il trasferimento)

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